Alessandro Lanci si candida nella lista di Legnini Presidente

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LANCIANO. Il fondatore di Nuovo Senso Civico, Alessandro Lanci, protagonista di numerose battaglie ambientaliste che hanno coinvolto migliaia di cittadini in Abruzzo dalla piattaforma Ombrina Mare fino alla centrale a biomasse di Treglio, scende in campo alle regionali al fianco di Giovanni Legnini. Il fotografo pubblicitario, 54 anni, originario di Frisa, si candida con la lista Legnini Presidente che sarà presentata domani alle 10 a Pescara.

“Il compito più importante dell’amministrazione regionale d’Abruzzo – scrive in una nota – è quello di riprendere il controllo e la guida della pianificazione del nostro territorio ai fini della sua tutela, del suo sostenibile sviluppo e di un’equa distribuzione di servizi e di opportunità. Compito particolarmente significativo è quello di contrastare la consegna, o la “svendita”, di piane, valli, coste, colli e monti a un’imprenditoria speculatrice che certo non ha a cuore il bene della nostra Regione.

“Solo agendo dall’interno delle istituzioni è possibile porre un freno a insani appetiti ed elaborare un progetto capace di valorizzare e promuovere le peculiarità del nostro territorio che conta molteplici risorse, che finora non sono state tenute nella giusta e meritata considerazione” spiega il candidato, che milita nell’associazionismo ambientalista da circa quarant’anni, quando da ragazzo cominciò a muovere i primi passi all’interno del WWF, dapprima provinciale e poi regionale.

“Mi candido con Giovanni Legnini perché – prosegue Lanci – se Nuovo Senso Civico, assieme a migliaia di cittadini abruzzesi e ad altre associazioni ambientaliste, di categoria e sindacali, ha sconfitto l’insediamento del progetto petrolifero di Ombrina è grazie all’attività politica dell’allora sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, che all’epoca studiò un apposito emendamento, successivamente inserito alla legge di stabilità 2016. Legnini riuscì, dunque, a trasformare la protesta degli abruzzesi in un atto concreto a favore del territorio”.

Lanci enuncia alcuni punti del suo programma:

1) Riforma degli “uffici” regionali di gestione, settore per settore, che ne adegui il funzionamento e la composizione a chiari indirizzi di trasparenza, di rigore ambientale e di tutela del bene comune, dettati dal Consiglio, dalla Giunta e dal Presidente.

2) Rivisitazione e aggiornamento di tutti gli strumenti di pianificazione e gestione del territorio, con rapida approvazione di quelli non ancora vigenti e con risanamento delle situazioni anomale. In particolare, confermare le buone scelte in materia di piano di gestione dei rifiuti, rivisitazione del piano di tutela della qualità dell’aria e progettazione dei piani delle acque e dei terreni.

3) Stabilire un sistema stabile e non occasionale di rapporti che armonizzino l’operato di enti più o meno sovraordinati (sovrintendenze, comitato Via regionale, comitato gestione autorità sistema portuale, zone economiche speciali) con gli indirizzi regionali.

4) Stabilire regole univoche che disciplinino l’intesa regionale ad interventi nazionali strategici o di pubblico interesse, non solo nel quadro della compatibilità ambientale ma anche in quello della compatibilità con tutti gli strumenti regionali vigenti di pianificazione nel territorio.

5) Portare a termine l’istituzione e il regime di gestione delle zone protette (prima di tutto la Costa dei Trabocchi).

 

 

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