La battaglia per il futuro sostenibile del Lago di Bomba

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L’europarlamentare Rosa D’Amato, candidata alle elezioni europee per Alleanza Verdi e Sinistra, torna sulla questione dell’estrazione del metano sotto il Lago di Bomba, un giacimento di gas naturale che non è mai entrato in produzione a causa dei grossi rischi geologici del territorio. Nonostante una ampia documentazione che evidenzia i rischi, una società statunitense (LNEnergy) insiste per sfruttare il giacimento.

EuroparlamentareLa D’Amato ha espresso preoccupazione riguardo all’uso di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’estrazione di idrocarburi, come combustibile alternativo. “Grazie al lago artificiale di Bomba si è creato un habitat naturale e si produce energia idroelettrica, energia pulita“, ha affermato l’eurodeputata. “Intendono richiedere permessi per l’estrazione di idrocarburi, usufruendo dei fondi del PNRR, da riconvertire in Gas Naturale Liquefatto (GNL) come combustibile alternativo utile alla decarbonizzazione, ma deve provenire da fonti rinnovabili, quali rifiuti organici o scarti agricoli e non da fonti fossili“.

La D’Amato ha dichiarato di essere dalla parte degli abruzzesi per difendere il loro territorio, l’acqua e il loro futuro sostenibile. “Non si possono usare fondi europei per distruggere un habitat per produrre ancora energia da fonti fossili“, ha affermato. “Noi ci opporremo e continueremo a denunciare“.

La Commissione Europea ha risposto che non c’è alcuna richiesta di fondi del PNRR per questo progetto e che, nel caso ci fosse, si opporrebbe. Inoltre, la Commissione ha confermato che è necessaria una valutazione dell’impatto ambientale positiva prima di procedere con qualsiasi attività. La D’Amato ha sottolineato che la battaglia per il futuro sostenibile del Lago di Bomba è una questione di difesa del territorio e del futuro delle prossime generazioni.

La questione dell’estrazione di gas naturale a Bomba è oggetto di dibattito fin dal 2004, il progetto viene bocciato dal Comitato Via della Regione Abruzzo, diniego validato da una sentenza del Consiglio di Stato, e dal Comitato Via del ministero dell’Ambiente. In opposizione si sono schierati, con innumerevoli iniziative e sottoscrivendo documenti, i comuni della zona, la Provincia di Chieti e la Regione Abruzzo con molte persone che si sono espresse contro questo progetto a causa dei rischi ambientali e geologici associati.

L’intervento di Rosa D’Amato ha aggiunto ulteriore peso alla discussione, sottolineando l’importanza di proteggere l’ambiente e di promuovere fonti di energia rinnovabili.

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